martedì 17 giugno 2008

02 Terra

La Spezia - Genova
La aspettavamo con ansia, già dalla partenza, ma tardava ad arrivare. Ci stavamo preoccupando quando dopo il primo giorno intero di viaggio non s'è proprio fatta vedere. Da Pisa ci dicevano che era ancora lì, ma con noi no. Cercava di raggiungerci ma non ce l'ha fatta. Eppure ci eravamo preparati con tanta lena per la sua compagnia...ma oggi, secondo giorno di viaggio, la nostra compagna di viaggio ci ha raggiunto. Per lei è che adesso siamo fradici.
Si è ricongiunta al gruppo la pioggia.
La mattina si parte di buon'ora dalla casa del buon Ernesto, 9:30 e siamo in sella, 9:40 e siamo già in salita per uscire da La Spezia. Prima salita, qualche chilometro solo per sentire che le gambe fanno male e quindi discesina fino a Carrodano, e lì inizia la prima vera salita del viaggio: il passo del Bracco. Con la pioggia, è chiaro! Abbastanza faticosa, ma troviamo il tempo per fare foto e goderci il panorama, poi si scende fino a Sestri Levante e lì troviamo un chioschetto di focaccine da svaligiare (la cameriera ha perso il conto di quante ne abbiamo ordinate).
Si riparte dopo la pausa pranzo con l'idea di arrivare a Genova solo dopo due "strappetti": il motociclista del gruppo aveva fatto un sopralluogo a Maggio e i suoi appunti predicevano solo un paio di piccole salite.. il motociclista ha rischiato di essere linciato perchè le due "salitine" erano in realtà di pendenza ragguardevole e di qualche chilometro di lunghezza, a cui aggiungere i due "strappetti". La terra ligure ci riseva belle sorprese, e appena può si inventa una salita e una discesa a picco anche dove non ne sentiresti il bisogno.
Le gambe si induriscono lentamente, ma alcuni incontri fanno sciogliere un po' l'acido lattico: una sposa novella che ci fa gli auguri e un gruppino di quattro ciclo turiste francesi sui vent'anni che ci fanno venir voglia di invertire rotta. :P
Vabbè.. pedaliamo comunque verso ponente, arriviamo a Genova sotto una pioggerella niente male e ci rifugiamo sotto l'Arco di Trionfo di Genova. Almeno quello è stato raggiunto, no? Non vi basta? Per noi è stata una prova generale di arrivo!
Cerchiamo di metterci in contatto con Ana, la nostra ospite portoghese, ma niente, il cell è spento, e iniziamo a preoccuparci di dove passare la notte...l'arco diventa un possibile tetto, ma infine lei apapre che ci conduce nella casa erasmus più incasinata della città, stranamente tranquilla, dove un materasso non viene negato a nessuno. Ana rinuncia addirittura a vedere la partita del portogallo per prepararci un'abbondante pastasciutta, i nostr istomaci ringraziano, e dopo aver visto il risultato del match anceh lei ringrazia di non avervi assistito!
Anche questa è fatta.
Totale metri in pianura: 12.

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