Genova - Acqui Terme
Una muta da sub non avevamo pensato a portarla. Oggi sarebbe stata essenziale.
Partenza alle 10:00 dalla casa erasmus portoghese, e alle 10:15 ci fermiamo a Genova P.Principe per il diluvio che sta scendendo.
Passa un quarto d'ora.. guardiamo in un bar e facciamo colazione,
Passa mezzora.. guardiamo il cielo e facciamo due foto,
Passano tre quarti d'ora.. guardiamo gli orari dei treni per Torino,
Passa un oretta.. ci guardiamo in faccia, e partiamo a pedalare.
Epicissima 2008
Oggi tocca alla scalata del Passo del Turchino, il motociclista del gruppo l'aveva studiato nel suo sopralluogo, ma non era conteggiato il freddo e la nebbia e le nuvole bassissime nelle quali ci infiliamo dopo i primi metri di dislivello. Man mano che la salita procede le nuvole si fanno sempre più dense e inizia a piovigginare, sfoderiamo così la nostra attrezzatura da ciclista medio che si prepara alle intemperie.
Passatemi la citazione dal film fuochi d'artificio: "Gli fa 'na sega la pioggia all'Uomo Ragno!", perchè è quello che ho pensato tra me e me inflandomi la mia giacchetta impermeabile.
Ma ci voleva una muta da sub.
Salendo di quota la pioggia diventa acquazzone, e noi continuiamo così per una mezzora sotto l'acqua scrosciante, sia in salita sia sul passo sia in discesa, fino al primo paesino -Masone (AL)- dove ci rifugiamo in bar per cambiarci almeno i vestiti. Niente purtroppo sopravvive all'acquazzone, nelle borse tutto è umido e addosso abbiamo acqua anche sotto pelle.
Abbondanza di the caldo, panini e frutta, e facce attonite dei vecchietti del paese. Questo è quello che rimane della sosta a Masone. Ah: come dimenticare la foratura sotto l'acqua della mia bici: ieri forse era una di quelle giornate speciali..
Proseguiamo verso Acqui Terme (d'altronde il nome già doveva metterci in pre-allarme) e alle 18:00 più o meno raggiungiamo l'agognato hotellino 1* prenotato via telefono senza saperne nulla. Le sorelle che lo gestiscono sono gentilissime & simpaticissime, e se avessero avuto un quarto degli anni che hanno le avremmo anche invitate per una cena fuori. Fuori piove ancora, ovviamente. In camera l'esplosione di Nagasaki: tutto quello che stava nelle borse è inzuppato, quindi meritevole di essere appeso da qualche parte e ascuigato col phon.. Dopo dieci minuti abbiamo maglie e calzini sulle porte, sulle finestre, nell'armadio, sullo specchio, stesi sul pavimento, e sul letto sono allineate tutte le carte di viaggio.
La giornata è stata battezzata l' Epicissima. Mai avevamo fatto un passo in bici con tanta acqua e freddo, e l'averlo superato ci ha dato una carica bestiale. Che ci servirà almeno per superare il rischio di polmonite! (?)
Una muta da sub non avevamo pensato a portarla. Oggi sarebbe stata essenziale.
Partenza alle 10:00 dalla casa erasmus portoghese, e alle 10:15 ci fermiamo a Genova P.Principe per il diluvio che sta scendendo.
Passa un quarto d'ora.. guardiamo in un bar e facciamo colazione,
Passa mezzora.. guardiamo il cielo e facciamo due foto,
Passano tre quarti d'ora.. guardiamo gli orari dei treni per Torino,
Passa un oretta.. ci guardiamo in faccia, e partiamo a pedalare.
Epicissima 2008
Oggi tocca alla scalata del Passo del Turchino, il motociclista del gruppo l'aveva studiato nel suo sopralluogo, ma non era conteggiato il freddo e la nebbia e le nuvole bassissime nelle quali ci infiliamo dopo i primi metri di dislivello. Man mano che la salita procede le nuvole si fanno sempre più dense e inizia a piovigginare, sfoderiamo così la nostra attrezzatura da ciclista medio che si prepara alle intemperie.
Passatemi la citazione dal film fuochi d'artificio: "Gli fa 'na sega la pioggia all'Uomo Ragno!", perchè è quello che ho pensato tra me e me inflandomi la mia giacchetta impermeabile.
Ma ci voleva una muta da sub.
Salendo di quota la pioggia diventa acquazzone, e noi continuiamo così per una mezzora sotto l'acqua scrosciante, sia in salita sia sul passo sia in discesa, fino al primo paesino -Masone (AL)- dove ci rifugiamo in bar per cambiarci almeno i vestiti. Niente purtroppo sopravvive all'acquazzone, nelle borse tutto è umido e addosso abbiamo acqua anche sotto pelle.
Abbondanza di the caldo, panini e frutta, e facce attonite dei vecchietti del paese. Questo è quello che rimane della sosta a Masone. Ah: come dimenticare la foratura sotto l'acqua della mia bici: ieri forse era una di quelle giornate speciali..
Proseguiamo verso Acqui Terme (d'altronde il nome già doveva metterci in pre-allarme) e alle 18:00 più o meno raggiungiamo l'agognato hotellino 1* prenotato via telefono senza saperne nulla. Le sorelle che lo gestiscono sono gentilissime & simpaticissime, e se avessero avuto un quarto degli anni che hanno le avremmo anche invitate per una cena fuori. Fuori piove ancora, ovviamente. In camera l'esplosione di Nagasaki: tutto quello che stava nelle borse è inzuppato, quindi meritevole di essere appeso da qualche parte e ascuigato col phon.. Dopo dieci minuti abbiamo maglie e calzini sulle porte, sulle finestre, nell'armadio, sullo specchio, stesi sul pavimento, e sul letto sono allineate tutte le carte di viaggio.
La giornata è stata battezzata l' Epicissima. Mai avevamo fatto un passo in bici con tanta acqua e freddo, e l'averlo superato ci ha dato una carica bestiale. Che ci servirà almeno per superare il rischio di polmonite! (?)
3 commenti:
Finalmente una valanga di notizie!
Leggo con interesse...
studi autorevoli hanno confermato la possibile crescita di branchie in seguito all'esposizione prolungata di piogge insistenti, un altro paio di temporali e non avrete problemi ;-)
siamo tutti con voi! :-)
Dalla tutina in foto di Nicco già si iniziano a intravedere le prime mutazioni omosex dei nostri eroi! Il viaggio procede come deve... bene bene!!!
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